La risposta delle città e delle regioni alla crisi energetica (Documentazione Comunitaria)

Risoluzione del Comitato europeo delle regioni sul tema «La risposta delle città e delle regioni alla crisi energetica: verso un’autentica Unione europea dell’energia».
La Risoluzione:

  1. ribadisce l’importanza fondamentale del principio «l’efficienza energetica al primo posto» e plaude agli sforzi compiuti per promuovere misure di risparmio energetico a tutti i livelli e in tutta l’UE. Fa osservare che, sebbene in qualche Stato membro non siano ancora stati adottati provvedimenti di riduzione del consumo di gas e di elettricità nelle famiglie, nelle aziende o negli enti pubblici (), molte città dell’UE hanno aderito alla campagna Sprint per il risparmio energetico delle città, introducendo misure di risparmio energetico in materia, tra l’altro, di riscaldamento, illuminazione e mobilità, e lanciando iniziative di sensibilizzazione sul tema;
  2. ribadisce l’invito rivolto alla Commissione e agli Stati membri a sostenere la creazione di «sportelli unici» a livello regionale e locale per accelerare gli investimenti in un’edilizia efficiente sotto il profilo energetico, nella riqualificazione di edifici esistenti e in progetti di risparmio energetico che tengano conto dei principi del Nuovo Bauhaus europeo. Chiede agli Stati membri di destinare a questo obiettivo i fondi del piano REPowerEU e a mettere in campo tali risorse in cooperazione con la Banca europea per gli investimenti;
  3. sottolinea che le zone rurali offrono grandi potenzialità per la produzione di energia rinnovabile, compreso l’uso sostenibile della biomassa forestale come fonte di energia rinnovabile, e possono trarre vantaggio da una maggiore connettività alla rete e da nuove opportunità occupazionali, soprattutto per i giovani e per le donne;
  4. esorta la Commissione europea e gli Stati membri ad agevolare lo sviluppo di infrastrutture internazionali e interregionali di trasmissione dell’energia elettrica che consentano la condivisione dell’energia elettrica prodotta a partire dalle varie risorse rinnovabili — risorse che, in funzione del clima e di altre caratteristiche, si concentrano in regioni diverse. La disponibilità di energia elettrica prodotta a partire da fonti rinnovabili anche in zone lontane da queste, grazie alla possibilità di trasportarla da una zona all’altra, ridurrebbe le ore in cui essa non è disponibile e renderebbe più facile la gestione dei sistemi elettrici, aprendo la strada alla produzione del 100 % dell’energia elettrica da fonti rinnovabili;
  5. invita la Commissione europea ad avviare un progetto pilota di appalto pubblico congiunto per rifornire diverse città dell’UE e le aree limitrofe di autobus a idrogeno, progetto da estendere poi in una seconda fase ad altre città e regioni in tutta l’UE;
  6. invita la Commissione europea e gli Stati membri a destinare parte dei fondi di REPowerEU allo sviluppo di strumenti di sostegno sul modello dello strumento europeo per le città (European City Facility— EUCF – ). Ciò allo scopo di erogare fondi diretti agli enti locali e regionali — in particolare a quelli di piccole e medie dimensioni e a quelli che incontrano ostacoli strutturali nel loro percorso di transizione energetica — per l’elaborazione di piani di investimento a prova di mercato e al fine di sostenere un settore edile e una ristrutturazione degli alloggi efficienti sotto il profilo energetico, specialmente nelle zone rurali. La invita anche ad erogare generose sovvenzioni alle famiglie vulnerabili che non sono in grado di far fronte ai costi iniziali;
  7. mette in guardia contro le nuove proposte di trasferire risorse dai fondi strutturali e di investimento europei (fondi SIE) al dispositivo per la ripresa e la resilienza per finanziare il piano REPowerEU, e si oppone a qualsiasi tentativo di sottrarre risorse alle regioni, in quanto ciò è contrario ai principi dell’UE, in particolare al principio di sussidiarietà attiva, e agli accordi in vigore sulla gestione concorrente;
  8. invita la Commissione europea a riconoscere il diritto delle comunità energetiche, dei prosumatori e degli enti locali di partecipare alla fornitura di energia elettrica da fonti rinnovabili a livello locale senza trasformarsi in fornitori al dettaglio pienamente regolamentati, e a garantire pari diritti di accesso alla rete a questi operatori di mercato non professionali;
  9. sottolinea che qualsiasi azione a breve termine, come l’aumento delle importazioni di GNL, deve essere provvisoria e non dovrebbe creare nuove situazioni di «blocco da fornitore» cioè situazioni in cui i consumatori e/o acquirenti possono essere costretti a stare con un determinato fornitore o affrontare grandi costi di commutazione. Osserva che gli investimenti infrastrutturali dovrebbero essere «pronti per il gas verde», per consentire di prepararsi alla neutralità climatica con l’idrogeno e altri combustibili rinnovabili;
  10. ribadisce l’invito alla Commissione europea e ai colegislatori a incrementare, nell’ambito della prossima revisione del quadro finanziario pluriennale, gli investimenti in ricerca e innovazione, anche nel campo delle soluzioni climaticamente neutre — come le missioni europee Città intelligenti e a impatto climatico zeroAdattamento ai cambiamenti climaticie i partenariati per l’innovazione regionale; e torna a chiedere all’una e agli altri di sviluppare nuove linee di finanziamento per agevolare la creazione di consorzi pubblico-privato per l’edilizia e le soluzioni climaticamente neutre a livello di quartiere, conformemente ai principi del Nuovo Bauhaus europeo;
  11. sottolinea che l’attuale crisi energetica rappresenta un’opportunità per aumentare in misura significativa l’elettrificazione e la produzione di idrogeno rinnovabile, nonché per sostenere ulteriormente lo sviluppo di tecnologie innovative come la cattura, lo stoccaggio e l’utilizzo del carbonio (Carbon Capture, Usage and Storage— CCUS), quali soluzioni ecologiche per decarbonizzare la nostra economia; invita la Commissione europea a sostenere gli investimenti degli enti locali e regionali nelle infrastrutture per l’idrogeno rinnovabile attraverso la futura banca europea dell’idrogeno, facendo tesoro delle buone pratiche esistenti a livello regionale e locale e promuovendone la diffusione in tutta l’UE;
  12. fa presente che è essenziale investire nello sviluppo e nel miglioramento delle competenze del personale degli enti locali e regionali per accelerare le transizioni verde e digitale, e invita la Commissione europea e gli Stati membri a lanciare un’iniziativa specifica in materia nel quadro dell’Anno europeo delle competenze 2023.
  13. chiede alla Commissione europea di offrire soluzioni d’emergenza agli enti locali e regionali in caso di sostegno insufficiente da parte dei rispettivi governi centrali e, nell’ambito dell’applicazione delle regole di bilancio, invita ad escludere gli investimenti mirati legati alla crisi energetica dal calcolo del disavanzo;
  14. invita la Commissione europea ad allentare i legami tra i mercati dell’energia e quelli agricoli al fine di ridurre l’intensità energetica della produzione agricola, e la esorta ad effettuare una profonda riforma strutturale del sistema alimentare che ponga fine alla speculazione sui mercati internazionali, rafforzi la regolamentazione e protegga ulteriormente le entrate degli agricoltori;
  15. fa osservare che l’aumento della domanda di biocarburanti può aggravare la crisi alimentare e incoraggia pertanto la Commissione europea e gli Stati membri a dare la priorità all’uso alimentare dei prodotti agricoli;
  16. ribadisce la richiesta alla Commissione di partecipare come partner istituzionale ai lavori del gruppo di coordinamento sulla povertà energetica e i consumatori vulnerabili, ed è pronto a contribuire a tale cooperazione interistituzionale attraverso il suo gruppo di lavoro Green Deal a livello locale. ().

TESTO RISOLUZIONE:

https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:52022XR6156 

Osservatorio NewsAmbiente

Osservatorio NewsAmbiente è la rubrica di giurisprudenza ambientale a cura del dott. Marco Grondacci: con cadenza settimanale la Fondazione pubblica novità legislative nazionali ed europee che toccano temi come la gestione delle risorse e dei rifiuti, l'energia e l'inquinamento.
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