Dal dialogo coi ricercatori della Scuola Superiore Sant’Anna alla visita alla conceria Antiba, FTS accompagna i partner di 2Good2Go in due giornate dedicate alla sostenibilità
Continua il coinvolgimento della Fondazione nel progetto europeo incentrato sulla sostenibilità nelle piccole e medie imprese. La giornata del 4 maggio ha infatto visto la partecipazione dei manager provenienti da Croazia, Polonia, Bulgaria e Lituania, arrivati a Pisa per prendere partere al terzo incontro transnazionale. La delegazione è stata accolta da FTS nei locali della Scuola Superiore Sant’Anna dove, nel corso della mattinata, sono stati valutati l’avanzamento e il futuro del progetto. Gran parte della sessione di brainstorming del TPM si è concentrata sulla necessità di rendere ogni risultato del progetto accessibile e comprensibile ai destinatari finali e target di 2Good2Go, ovvero le piccole e medie imprese che intendono implementare nel proprio business pratiche di economia circolare.
Nel pomeriggio, i ricercatori del Sant’Anna Filippo Corsini e Nicolò Di Tullio hanno presentato alcuni progetti sull’economia circolare: questo è stato una preziosa opportunità che ha fornito ai partecipanti di 2Good2Go idee stimolanti e potenzialmente decisive per il proseguo del progetto. La presentazione ha riguardato inanzitutto un progetto volto a misurare la performance di aziende coinvolte nella filiera tessile e in quella alimentare, indagando inoltre la natura delle barriere che limitano lo sviluppo di strategie circolari. Con questo scopo è stato creato un Tool in grado di misurare la capacità di una filiera di sviluppare strategie che ne favoriscano la circolarità. Il dibattito ha poi toccato il tema del lessico relativo al tema trattato, e i partner hanno instaurato un dialogo con Filippo Corsini circa la differenza tra “economia circolare” e “efficienza ambientale”. Nicolò di Tullio ha poi illustrato i progetti condotti nell’ambito della sostenibilità dello sport, una materia che sta rapidamente guadagnando terreno tra i ricercatori del settore. Uno di questi, il progetto LIFE TACKLE, mira a migliorare la gestione ambientale delle partite di calcio e il livello generale di consapevolezza e attenzione verso le questioni ambientali nel settore del calcio, coinvolgendo le parti interessate più rilevanti, come le Federazioni Nazionali di Calcio, i Club di calcio, i manager degli stadi e sostenitori. Per il progetto Erasmus+ GOALS è stato invece creato il primo strumento in grado di calcolare l’impronta ambientale delle partite di calcio. L’obiettivo principale dello strumento è fornire uno strumento tecnico liberamente disponibile per il mondo del calcio e generare consapevolezza nelle organizzazioni calcistiche, nelle federazioni calcistiche e nelle organizzazioni sportive in merito alla valutazione dell’impatto ambientale del calcio.
Il 5 maggio è stata poi la volta della conceria di lusso Antiba, che ha dato ai partner un tour del proprio stabilimento a Santa Croce sull’Arno. A dare il benvenuto Laura Balducci, responsabile del personale, che ha illustrato alla delegazione il funzionamento della conceria, raccontando anche la storia che ha portato alla nascita di Antiba. Alessandro Ciampi e Ing. Matteo Granchi, rispettivamente responsabile del sistema tecnico e responsabile tecnico, hanno offerto ai partner una panoramica del sistema di produzione approfondendo il tema della gestione ambientale della conceria.
Antiba è una delle aziende contenute nel Compendio di casi di successo di PMI che hanno implementato misure di economia circolare, il primo risultato del progetto ora disponibile sul sito e scaricabile.