Materie prime critiche crisi e opportunità per l’economica circolare nazionale (Documentazione Nazionale)

Position Paper di Iren su “Materie prime critiche e produzioni industriali italiane: Le opportunità derivanti dalla economia circolare”.

Si riportano i 10 messaggi chiave del Paper:

  1. Nel 2023 la Commissione Europea ha identificato 34 materie prime critiche per l’industria Europea (20 in più rispetto alla rilevazione effettuata nel 2011). Siamo di fronte a gravi rischi legati alla sicurezza negli approvvigionamenti, con implicazioni per la produzione di tecnologie chiave per la politica energetica e digitale
  2. La Cina è il principale fornitore europeo per il 56% delle materie prime critiche, con implicazioni rilevanti per i target energetici al 2030: se la Cina interrompesse la fornitura di Terre Rare all’Europa, da qui al 2030 sarebbero a rischio 241 GW di eolico (47% del totale) e 33,8 milioni di veicoli elettrici (66% del totale), rendendo impossibile il raggiungimento degli obiettivi legati alle linee guida europee.
  3. Il ruolo della Cina sulle materie prime critiche non si basa solamente sulla produzione domestica, ma anche sulla capacità di raffinazione e sugli investimenti in giacimenti minerari in Paesi terzi (oltre 80 miliardi di Euro dal 2005 al 2021).
  4. Il Critical Raw Materials Act, emanato a marzo 2023 dalla Commissione Europea (CE), stabilisce che – entro il 2030 – estrazione, raffinazione e riciclo dovranno soddisfare, rispettivamente, almeno il 10%, 40% e 15% del fabbisogno europeo di materie prime critiche. La CE ha inoltre stabilito che al massimo il 65% delle materie prime critiche consumate potranno essere importate da un singolo Paese.
  5. The European House – Ambrosetti ha “convertito” gli ambiti strategici per l’UE in tecnologie chiave, analizzando le soluzioni prioritarie identificate in oltre 50 documenti strategici della Commissione Europea. Si tratta di fotovoltaico, eolico, batterie, data storage e server, prodotti di elettronica, droni e satelliti.
  6. Il fabbisogno italiano di materie prime critiche strategiche al 2040, quantificato da The European House – Ambrosetti, è previsto crescere tra le 5 e le 11 volte in funzione del grado di specializzazione produttiva.Per una analisi dello studio Ambrosetti vedi in questo post del mio blog: https://notedimarcogrondacci.blogspot.com/2022/08/materie-critiche-per-la-transizione.html
  7. A fronte dell’incremento di fabbisogno esistono dei vincoli all’approvvigionamento. Da un lato, le materie prime critiche strategiche hanno pochi materiali sostituti, parte dei quali sono a loro volta critici e con performance inferiori. Dall’altro lato, l’estrazione di materiali minerali metallici in Italia è oggi nulla, con tempi autorizzativi per realizzare un nuovo sito minerario in Europa di 15/17 anni.
  8. L’economia circolare rappresenta una leva ad alto potenziale, anche alla luce dei volumi crescenti di tecnologie low-carbon che raggiungeranno il fine vita: lo stock di prodotti riciclabili da qui al 2040 è previsto crescere di 13 volte.
  9. Grazie alla valorizzazione dell’economia circolare, al 2040 il riciclo potrà soddisfare dal 20% al 32% del fabbisogno italiano annuale di materie prime strategiche, con il target del 15% fissati dalla Commissione Europea che può essere raggiunto già nel 2030.
  10. Per raggiungere tassi di riciclo significativi e potenziare l’autonomia strategica italiana è però necessario un incremento della dotazione impiantistica: The European House – Ambrosetti ha stimato che in Italia saranno necessari 7 impianti per riciclare correttamente il quantitativo crescente di rifiuti da qui al 2040, per un investimento complessivo stimato in 336 milioni di Euro.

TESTO COMPLETO DEL POSITION PAPER:

https://acadmin.ambrosetti.eu/dompdf/crea_wmark.php?doc=L2F0dGFjaG1lbnRzL3BkZi8yMzA1LXBvc2l0aW9uLXBhcGVyLW1hdGVyaWUtcHJpbWUtY3JpdGljaGUtZS1wcm9kdXppb25pLWluZHVzdHJpYWxpLWl0YWxpYW5lLTIwMjMwNTI0MTYucGRm&id=18075&muid=corporate

Osservatorio NewsAmbiente

Osservatorio NewsAmbiente è la rubrica di giurisprudenza ambientale a cura del dott. Marco Grondacci: con cadenza settimanale la Fondazione pubblica novità legislative nazionali ed europee che toccano temi come la gestione delle risorse e dei rifiuti, l'energia e l'inquinamento.
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